L’aperitivo è considerato il momento più importante di un ricevimento, è infatti il biglietto da visita della giornata ed è anche la fase in cui gli invitati cercano meritato relax dopo la “tensione” della cerimonia.
Si svolge quasi sempre all’aperto e in piedi dando la possibilità a tutti di muoversi liberamente, di curiosare, di avvicinarsi ai buffet imbanditi, di apprezzare l’orchestra che sta suonando con eleganza e discrezione.
Un quartetto composto dapianoforte, batteria, contrabbasso e cantante è un esempio di come si possa eseguire brani swing, jazz, bossanova, generi perfetti in questa situazione. Aggiungendo un sassofono o una tromba otteniamo un quintetto ed un effetto sonoro più completo e magico. Si possono in questo caso alternare brani cantati e brani.
La musica però non deve mai essere chiassosa o invadente, anzi, deve permettere e favorire lo scambio dei saluti, l’allentamento del nodo della cravatta, il rilassamento dei sensi.
La colonna sonora della giornata è tessuta su misura, proprio come fa il sarto, per accompagnare e valorizzare le forti emozioni che si provano in questa giornata così importante. Gioia, commozione, attesa, nostalgia, sono tanti fili invisibili che si fissano per sempre nella memoria e che riaffiorano anche a distanza di anni, magari ascoltando una canzone alla radio, facendo rivivere gli stessi sentimenti.
Finalmente accade ciò che tutti stavano aspettando.
Dopo un breve silenzio parte la canzone che annuncia l’ingresso degli sposi, suonata questa volta ad un volume maggiore, proprio per evidenziare la solennità del momento; un applauso spontaneo si diffonde nell’aria e tutti, ma proprio tutti, sorridono e si congratulano. Che emozione! La canzone scelta con tanta cura dagli sposi con il music planner è molto spesso un brano allegro e frizzante, in sintonia con la grande felicità che si prova, come ad esempio un arrangiamento swing di “Nessuno” di Mina o magari un classico “L-O-V-E” di Natalie Cole.
Il cocktail prosegue con il sottofondo dal vivo, proponendo musica conosciuta ma mai troppo commerciale di genere bossanova, swing, jazz, alternando brani cantati con quelli solo strumentali. In questo modo è possibile realizzare una colonna sonora di classe, al tempo stesso divertente e cucita su misura sugli sposi e i loro ospiti.
Quando pianifichiamo un ricevimento, ricordo sempre agli sposi che i musicisti non sono lì per dare un concerto, non sono loro l’attrazione; la loro musica, il modo di suonarla, i dettagli di eleganza e pulizia, sono semplicemente il veicolo delle emozioni che unisce tutti – dai più giovani ai più anziani – per accompagnare con grande senso di responsabilità una giornata irripetibile e memorabile.